Intorno agli anni ’60, i viaggiatori che soggiornavano in albergo potevano aspirare al massimo ad avere in stanza un kit per farsi il tè e il caffè, un ventilatore e forse (ma non sempre) una televisione.
A malapena esistevano i numeri verdi per le prenotazioni ed erano pochissimi i fortunati possessori di una carta di credito.
Questa era la situazione nel settore quasi una vita fa (tecnologicamente parlando, anche 3 o 4 vite fa), quando il concetto stesso di tecnologia in hotel non esisteva nemmeno.
Come siamo arrivati sino a qui, giorni in cui il mondo dell’hospitality non parla d’altro che di innovare i servizi per gli ospiti e di WiFi per smart hotel?
Ecco un breve riassunto delle principali tappe, delle motivazioni e degli strumenti che hanno definito la lenta ma costante introduzione delle tecnologie negli alberghi nei decenni passati.
Anni ’60 – Benessere col Mini-Bar
In un decennio pieno di guerre, omicidi passati alla storia, musica rivoluzionaria e viaggi nello spazio, gli hotel lentamente cominciano ad allestire nuovi servizi e amenity, come le macchine per il caffè nei corridoi e le sale business.
La catena Travelodge crea le prime stanze accessibili anche da chi è costretto in sedia a rotelle, mentre la Westin attiva per prima il servizio in camera 24 ore su 24.
Di certo, però, l’innovazione del decennio è l’introduzione nella stanze del frigo o mini-bar: creato dall’azienda tedesca Siegas, viene immediatamente adottato da tantissimi luxury hotel e in poco tempo diventa irrinunciabile per gli ospiti delle catene di alto profilo.
Anni ’70 – La TV a Colori Diventa Protagonista
Proprio il mini-bar resta protagonista nei primi anni ’70, quando l’hotel Hilton di Hong Kong sperimenta la vendita di alcolici nei suoi frigo, vedendo salire del 500% i ricavi derivanti dal servizio. È questo il momento in cui il mini-bar si diffonde in tutti gli hotel, anche in quelli di rango inferiore.
Anche un’altra amenity già diffusa vede crescere ulteriormente la propria fortuna in questo decennio: la TV in stanza. Nonostante avessero già fatto la loro comparsa negli anni ’50, solo in questo periodo, con la produzione delle TV a colori e con le prime famose serie televisive, questo servizio prende ufficialmente piede e richiama l’interesse degli ospiti. È così che alcuni Hotel Sheraton decidono per primi di offrire la visione gratuita di film in stanza, segnando un altro grande successo nella storia dell’hotellerie.
A metà degli anni ’70 vengono poi introdotti i primi servizi “brandizzati“, come gli shampoo e gli asciugamani col nome dell’hotel, e vengono ideati i primi programmi fedeltà.
Anni ’80 – I Computer
Ma la tecnologia in hotel comincia davvero a fare capolino solo negli anni ’80. È questo il decennio in cui le innovazioni penetrano nella vita privata e lavorativa delle persone, mutandola profondamente.
A partire dal 1980, molti predecessori dei dispositivi che usiamo appaiono sul mercato (e in alcune case):
- 1980: IBM comincia a vendere i suoi Personal Computer, tramutandoli lentamente da oggetti ipercostosi in device economicamente accessibili ai più;
- 1983: Apple commercializza il Macintosh e Motorola lancia la prima versione del suo telefono cellulare;
- 1985: esce Microsoft Windows, nella sua prima versione (1.0);
- 1989: Tim Berners-Lee formula il primo progetto del World Wide Web.
L’avvento di nuove tecnologie nella società non poteva non influenzare il settore hospitality, che propone molte novità come l’attivazione da parte di Westin del servizio di prenotazione e pagamento con carta di credito.
Non solo.
La catena Days Inn fa sviluppare il primo sistema di prenotazione interattivo, capace di collegare insieme più hotel, e vengono introdotte anche le prime card a lettura ottica per l’apertura delle porte delle stanze.
Anni ’90 – La Rivoluzione di Internet
Negli anni ’90, i computer – e il settore IT in generale – conquistano in maniera definitiva il ruolo di spessore che attualmente ricoprono, inserendosi nelle nostre case, nei nostri uffici e nelle nostre vite quotidiane.
Non solo. La neonata Internet si sgranchisce le gambe e mostra le sue potenzialità, applicabili ad ogni business. Già nei primi anni di sviluppo, la Rete si dimostra essere una delle maggiori rivoluzioni tecnologiche della storia, capace di creare una linea di comunicazione diretta per lo scambio di informazioni di ogni tipo tra persone sparse in ogni parte del globo.
Nel 1994, la Hyatt Hotels e la Promus Hotel Corporation lanciano i propri siti web. L’anno successivo fanno la loro comparsa i primi cataloghi d’hotel online, la prima piattaforma di prenotazione diretta via web e il primo PC in stanza, quest’ultimo proposto come servizio aggiuntivo agli ospiti.
Si diffondono anche i dispositivi cellulari, che riescono a entrare nelle mani del consumatore medio, subito prima che faccia capolino l’ultima grande novità del decennio: il WiFi (agosto del 1999, creato dalla Wireless Ethernet Compatibility Alliance – WECA.)
Il 2000 – Addio ai Fili, col WiFi
Il decennio degli anni 2000 è quello in cui si sono registrati i più radicali, e rapidi, cambiamenti nel modo di evolversi della tecnologia e nel suo utilizzo da parte di aziende e consumatori.
Sorretti dalla comoda assenza di fili che il WiFi porta in loro dote, i computer portatili e i cellulari diventano gli strumenti lavorativi per eccellenza, irrinunciabili per la maggior parte delle figure professionali.
Il WiFi in hotel comincia a diffondersi sul serio dal 2007, anno in cui l’uscita dell’iPhone cambia non solo il mercato tecnologico, ma anche le abitudini dei consumatori.
A partire dal 2009, le strutture introducono innovazioni compatibili con questi nuovi trend, costringendo l’intera industria dell’hospitality a mettere in discussione il proprio modo di rapportarsi alle tecnologie mobile.
Prendono così piede nuove strategie e idee di utilizzo dei dispositivi mobili come punto di contatto con gli ospiti e la clientela.
Tra Presente e Futuro – il WiFi per Smart Hotel
Il presente dice che oggi in Italia il 62% della popolazione possiede uno smartphone che si connette a Internet e il 79% di chi accede al Web lo fa ogni giorno.
Il check-in effettuato al bancone della reception viene via via sostituito dal mobile check-in/check-out. Gli ospiti possono aprire le porte delle stanze con il cellulare e, sempre dal proprio smartphone, possono visualizzare sulla TV della stanza i loro contenuti preferiti grazie al WiFi.
Si possono inviare messaggi su WhatsApp allo staff dell’hotel, per presentare richieste o utilizzare il servizio in camera, ed effettuare conference-call con i colleghi di lavoro direttamente dalla propria stanza.
Nascono in continuazione nuovi sistemi SaaS per migliorare l’efficienza operativa e gestionale delle strutture, permettendo allo staff di processare ordini, prenotazioni pagamenti e procedure in tempi strettissimi e scambiandosi informazioni in mobilità (sempre utilizzando le connessioni wireless).
In Giappone, è stato perfino inaugurato Henn-na Hotel, il primo hotel robotico al mondo.
Col riconoscimento del WiFi come servizio-cardine per l’esperienza di soggiorno degli ospiti, l’avvento dell’Internet of Things e degli smart hotels, si scrive un nuovo, importante capitolo evolutivo delle tecnologie in hotel.
Come successo in passato per l’avvento dei siti web e delle prenotazioni online, le strutture che investono per rimanere al passo coi tempi saranno in grado di adattarsi nel minor tempo possibile ai nuovi trend e potranno assicurarsi i maggiori vantaggi, operativi ed economici.
Come succede per altri settori, la sfida più grande è quindi quella di stare attenti alle innovazioni e alle richieste della clientela, e per farlo tutti gli indizi dicono che la base di partenza per rimanere aggiornati sarà il WiFi.
Ai posteri l’ardua sentenza.