Con la competizione sempre più accesa tra strutture ricettive e l’intermediazione di servizi come Booking che livellano le peculiarità delle singole strutture, per gli hotel oggi è sempre più importante distinguersi e offrire servizi all’avanguardia. Uno dei metodi migliori per farlo, e per ottenere un vantaggio competitivo di lungo termine, è di selezionare una specifica nicchia di mercato, una categoria di persone con bisogni e aspettative simili, per concentrarsi su queste e offrire un servizio “personalizzato” che le accontenti al meglio. Un esempio di nicchia fortemente in crescita e con grande potenziale per il settore alberghiero, è proprio quella dei nomadi digitali.
Se non avete mai sentito parlare dei nomadi digitali e siete degli albergatori, tenetevi forte e continuate a leggere, perché gli hotel per nomadi digitali potrebbero diventare nei prossimi anni una delle nicchie più interessanti sul mercato.
Chi sono i nomadi digitali?
I nomadi digitali sono una categoria di professionisti che sta crescendo in maniera esponenziale in tutto il mondo, e di cui anche in Italia si comincia a sentire sempre più spesso parlare. Si tratta di lavoratori nei più svariati ambiti, perlopiù freelance ma spesso anche assunti da aziende innovative che abbracciano la filosofia del lavoro da remoto, e che hanno in comune una caratteristica: il loro lavoro è racchiuso nel loro computer o smartphone, e grazie a questo sono in grado di lavorare da dove gli risulti più comodo.
Non immaginatevi però necessariamente dei ragazzini in bermuda che vanno a vivere in Thailandia: molti di questi professionisti hanno tra i 30 e i 45 anni, hanno una carriera avviata o la Partita IVA, per lavorare scelgono spesso luoghi di co-working, e quando viaggiano (e lo fanno spesso, dal momento che possono) si portano dietro il lavoro, combinando impegni lavorativi e vacanza nel corso della giornata.
Sono professionisti appartenenti ai più svariati campi e con le più diverse caratteristiche socio-demografiche, ma rappresentano una nicchia ideale per gli hotel che sappiano cogliere l’occasione e attrezzarsi per saperli accogliere perché il loro potere di spesa è abbastanza alto, sono in grado di apprezzare un premium price per ricevere servizi a loro utili, e soprattutto viaggiano, viaggiano tantissimo. E c’è un’unica cosa (o quasi) che richiedono imprescindibilmente agli hotel in cui scelgono di soggiornare: un ottimo Wi-Fi.
Workation: dove vacanza e lavoro si incontrano
Per descrivere questo tipo di attività, ovvero i viaggi che i nomadi digitali effettuano in Italia o in altri Paesi per esplorare una nuova località e al tempo stesso lavorare, è stata coniata una nuova parola: workation, dall’unione di “work” e “vacation”. Un esempio recente e nostrano è quello che ha coinvolto alcuni professionisti a Ragusa lo scorso maggio, definendosi come la “prima workation professionale in Italia”. O ancora il progetto in partenza questo mese, sempre in Sicilia, dall’evocativo nome di Palermo Nomad Experience.
Ma se pensate che questi professionisti siano semplicemente dei fanatici del lavoro, che non riescono a staccare la spina nemmeno quando sono in vacanza, vi sbagliate: si tratta di una scelta precisa, di chi non vuole relegare il tempo libero al weekend e alle ferie, ma sceglie di combinare le due cose, “sacrificando” parte del suo tempo libero in vacanza per lavorare, ma scambiando questo sforzo con la possibilità di restare in viaggio più a lungo, di lavorare in maniera più rilassata, di avere il controllo totale del proprio tempo.
Stanno nascendo tantissimi operatori che offrono “pacchetti” completi ai nomadi digitali che desiderano usufruire di questo stile di vita, e solitamente si tratta di tour operator che organizzano l’esperienza complessiva oppure di luoghi di co-working che si attrezzano per offrire anche il servizio di alloggio. Tra gli esempi internazionali più noti ci sono aziende come Livit Spaces a Bali o Surf Office in diversi luoghi del mondo. Questi operatori, però, richiedono fee molto alte proprio perché si propongono come “offerta all-inclusive”, lasciando quindi scoperta la nicchia forse più interessanti di nomadi digitali per gli hotel: persone che non sono interessate al pacchetto completo ma hanno solo bisogno di una buona connessione a internet, di servizi accessori utili e della possibilità di godere di un ambiente piacevole e rilassato.
Cosa deve avere un hotel per nomadi digitali?
Come fare quindi a cavalcare questo trend in forte crescita e attrezzare la propria struttura per accogliere al meglio i nomadi digitali?
In realtà, per questa tipologia di professionisti, gli aspetti più importanti sono quelli relativi alla location e ai servizi che offre, ovvero:
- luogo centrale e ben collegato: come tutta la categoria business, questi professionisti non vogliono perdere tempo. Il luogo che scelgono per soggiornare deve essere comodo per godere delle bellezze del luogo, in modo tale che si possa passare dal lavoro al piacere in pochi minuti, e tornare altrettanto velocemente quando ce ne sia bisogno.
- spazi di lavoro strutturati: la maggior parte degli hotel sono attrezzati con hall spaziose e comode, ma poche sono adatte al lavoro. Una stanza piena di poltrone e tavolini bassi difficilmente rappresenterà una scelta comoda. Molto meglio attrezzare lo spazio con un lungo e spazioso tavolo (con prese per la corrente per ogni postazione, ovviamente), oppure con molteplici tavoli e sedie ampi e comodi.
- Caffè per tutti i gusti: cosa c’è di meglio che lavorare con una tazza fumante di caffè accanto? Predisporre un bar comodo, efficiente e con un’ampia offerta è fondamentale (nonché profittevole).
- Ristorante con servizio “a domicilio”: in caso non avessero voglia di interrompere il lavoro all’ora di pranzo, sarebbe molto utile introdurre la possibilità di ricevere l’ordine direttamente alla propria “scrivania”
- Stanze private: in caso di necessità di fare videochiamate o telefonate, è importante anche garantire degli spazi privati. Questi possono essere le stanze stesse, ma devono essere attrezzate di conseguenza con scrivania e tavolo.
- Servizi aggiuntivi: qualunque servizio in più si possa offrire in ottica lavorativa, dalla stampante allo scanner, dal proiettore alla lavagna elettronica, sarà un elemento di utilità in più.
Ma la cosa più scontata è anche la più importante di tutte per un hotel per nomadi digitali: serve un Wi-Fi eccellente!
Con i nomadi digitali non si scherza: sono professionisti del digitale, possono occuparsi di programmazione o di grafica, di social media o di scrittura, ma sono tutti accomunati dalla necessità di banda. E proprio per questo un nomade digitale cercherà un hotel che gliela possa assicurare, sempre. Il Wi-Fi in questione dovrà quindi essere estremamente sicuro e stabile, e poter sostenere picchi di lavoro elevati come videochiamate o l’upload di immagini e video.
Un servizio come quello offerto da Wi-Fi Hotel può fare la differenza sotto molteplici punti di vista: non solo garantisce una copertura totale in ogni angolo della struttura, con performance elevate e la possibilità di controllare la rete centralmente, ma permette anche di raccogliere dati e informazioni, ricevere feedback in tempo reale e inviare notifiche utili agli ospiti per segnalare offerte o possibilità interessanti.
Una rete Wi-Fi, insomma, che garantisca valore aggiunto a questi professionisti, e che diventi il motivo stesso per scegliere di soggiornare in una struttura piuttosto che in un’altra, rappresentando un vantaggio competitivo stabile e sicuro.
Cosa ne pensi? Credi di avere le carte in regola per rendere la tua struttura appetibile per questo target?
Se vuoi sapere come Wi-Fi Hotel possa aiutarti a diventarlo, contattaci!